jueves, 23 de enero de 2014

Nuovo San Mames inviolato, l’utopia continua

Lunedì sedici settembre 2013: l’Athletic Bilbao fa il suo esordio nel nuovo stadio, il San Mames Barria. C’è fibrillazione mista a nostalgia nel capoluogo della Bizkaia, ma Il risultato è più che incoraggiante: 3-2 al Celta di Luis Enrique in rimonta per il battesimo della nuovaCatedral. L’aliento, il respiro incessante del popolo basco, continua a soffiare alle spalle dei giocatorizurigorriak.



Non è un fuoco di paglia, perché nei successivi incontri casalinghi arriveranno sette vittorie e due pareggi: anche il Barcellona del Tata Martino cadrà rovinosamente, sotto i colpi del gioiellino di casa Iker Muniain.

Gli stenti della seconda stagione del Loco Bielsa, chiusa al dodicesimo posto, sono un ricordo sbiadito, perché l’Athletic del txingurri Ernesto Valverde (cavallo di ritorno alla guida dei baschi) vola: seconda miglior “quarta” di sempre nella Liga con 39 punti dopo 20 giornate (solo il Valencia fece meglio nel 2010-2011 con 40 punti). Los Leones sono stati capaci di infilare ben quindici punti partendo da una posizione di svantaggio; spesso distratti nelle prime fasi di gioco, ma specialisti in remontade. Proprio come in Coppa del Re, dove a fronte di due sconfitte esterne con Celta e Betis nelle gare di andata, sono seguite due convincenti vittorie nel fortino del San Mames Barria per l’accesso ai quarti di finale.

Già, il quarto di finale di Copa del Rey: l’avversario sarà l’Atletico Madrid di Simeone, una delle tre squadre “extraterrestri” che stanno dominando la Liga. Questo significa che dopo il turno di andata in Coppa e l’intermezzo di Liga con l’Osasuna (derby dell’ Euskal Herria) arriveranno a Bilbao – nel giro di quattro giorni – colchoneros per il retour match e Real Madrid in campionato. Mantenere l’inviolabilità vorrebbe dire riscrivere la storia bilbaina.



Che fosse una stagione peculiare in casa Athletic lo si era già intuito, e non solo per il trasloco nel nuovo e avveniristico impianto sulla riva del fiume Nervion: l’esordio casalingo (e vincente) nella Liga all’Anoeta dei rivali della Real Sociedad in attesa del completamento dei lavori al San Mames Barria, ma soprattutto gli orari inusuali delle partite: ben sette i posticipi del lunedì sera alle 22.00 e l’adagio popolare “Si es Lunes, juega el Athletic”. Le ragioni sono prettamente televisive: il canale Cuatro trasmette in chiaro l’anticipo del venerdì e il posticipo del lunedì, a condizione che non siano impegnate le squadre che disputano le competizioni europee. E delle squadre escluse dall’Europa l’Athletic è di gran lunga quella con più seguito, più appetibile per la tv.

L’avvento del San Mames Barria non ha dunque scalfito l’utopia basca: l’autarchia Euskal Herria, la tradizione del saluto al busto del Pichichi Rafael Moreno Aranzadi, la leggende di San Mamete, il calore del popolo basco: " Il vero San Mames non sarà mai distrutto perché è dentro i nostri cuori”, è l’illuminante rivendicazione di un tifoso dell’Athletic.

di Paolo PEGORARO (@PaoloPego82)

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